Papà

VOLARE

Quando le budella
Dell’universo
Ti si ritorcono contro

Non esitare

È come quel filo di brezza
Mattutina
Che accompagna

Un volo senza ritorno.

Quel click
Impronosticabile
Che impone l’esser Formica

In fronte al gigante.

Non siamo capaci di emozioni.
È autocommiserazione.

Finché troppo tardi
Il sentimento si riaccende

E rinfaccia la codardia.

Troppe parole hanno condito
Il disfacimento del mio mondo

E non voglio appartenervi.

Scrivo, perché di parole
È fatta la mia essenza.

Ripudio il ciarlare
E le carezze mefistofeliche.

Non esiste più tempo,
È sfibrato.

Esisto, senza te,
Esisto e resisto

Senza te.

Ma che il cielo si metta ai miei piedi!

E non voglio sentire
Alcun Dio

A lenire la mia sofferenza!

La comprensione
È l’unica via:

L’incomprensione l’unica legge.

Ma vivo in te, perché sei me
E sono morto e sono resuscitato

E vivo, perché so che vivi in me.

Io non sto sulla riva del fiume,
Mi accontento dello specchio.

E non taccio,
Perché ho Poesia

Che mi scava dentro.

E non muoio
Perché Poesia è Vita.

E non voglio più assecondare
Perché Poesia è Giudizio

E non giudico
Perché Poesia è Respiro,

L’ultimo e il definitivo.

Il Nostro infinito.