I Mantra televisivi
inebetiscono chi ascolta,
ma la mia penna è sorda
e incide i ghirigori del Mandala
tra le cui increspature si scorge
ciò che a parole sfugge.
Inutile eclissare il punto focale:
il bimbo gioca con l’aria, le sue
mani tratteggiano i ricordi futuri.
L’adulto non ha più aria per giocare,
le sue rughe tradiscono il nulla
esistenziale.
Il Sole notturno dardeggia ferite
originarie, l’uomo è fatto per amare,
l’amore per soffrire e la felicità
per assuefare!
L’arte è brutta, è atroce, è menzognera.
I sogni pesano più delle ferite?
Da fanciullo giocavo ad auscultare
gli spiritelli che animavano
le mie sembianze.
Un giorno, corroborato dalla Musa
che s’era conficcata nel mio cuore,
mi tuffai tra i misteri dell’Etere…
Non ebbi alcuna paura e terrorificamente
il buio cadenzava
i miei flebili respiri…
La testa balenò d’un brivido
che segnò indelebilmente
l’aritmia del mio cuore
di giullare!
La cicatrice non tradisce
i passati fasti ed il presente è manifestazione
della passione di cicuta
che accompagna l’estatico
sentimento immortale.
“Poeticamente muore
l’uomo su questa terra!”